CFMOTO 700CL-X Heritage Test, voti #Under Exam - Notizie | InMoto.it

2021-11-17 09:55:26 By : Mr. Selumis Lasers

Progettata e prodotta interamente in Cina, questa scrambler distrugge in un colpo solo tutti gli stereotipi sulle motociclette cinesi. È pulito, si guida bene e ha un sacco di tecnologia. Pro, difetti, piacere di guida e prezzo. Ha meritato la lode?

Ci sono cose che sfuggono al nostro controllo. Al contrario di noi, alcuni fenomeni sono semplicemente inarginabili, un fiume lento che distrugge i ponti. Come la silenziosa invasione cinese. Il mondo è cambiato molto negli ultimi 10 anni per colpa della Cina, lo sappiamo bene, e il microcosmo delle due ruote non è stato tralasciato. CFMOTO, ad esempio, è un'azienda totalmente cinese, che da qualche anno si è messa in testa di voler competere con i migliori europei. E questo 700CL-X sembra avere tutte le credenziali per farlo. Scopriamo insieme come è andata la prova del nostro #SottoEsame. 

In Cina hanno capito una cosa fondamentale: se non sai fare una cosa, chiama (e paga) chi la sa fare bene. E così hanno fatto, soprattutto quando si tratta di design. Hanno investito un capitale significativo nella tecnologia (modellazione 3D, realtà virtuale ...) e nel personale, e il risultato è una bici davvero di successo. La 700CL-X Heritage (in futuro arriverà anche Sport e Adventure, ma questa è un'altra storia) è un incrocio tra scrambler e naked, con quel tocco di modernità dato soprattutto dai fari a LED. Il termine "cinesata" non le si addice molto: c'è qualità nei materiali scelti e nell'impianto elettrico, tutto è armonioso e ben fatto. Molto bene! VOTO 8

Ancora una volta, CFMOTO ha fatto le cose per bene. La 700CL-X Heritage utilizza un bicilindrico in linea con fasatura a 180° (deriva, alla lontana, dal bicilindrico Kawasaki), qui potenziato a 693cc e capace di 70,1cv a 8.750rpm e 60,9Nm. da un telaio a traliccio in acciaio con dimensioni ciclistiche stabili: inclinazione del cannotto di sterzo 24°, passo 1.435 mm, avancorsa 100 mm. Numeri giusti, neutrali. Il telaio funziona con un forcellone in alluminio, sospensioni regolabili Kayaba (forcella rovesciata da 41 mm, escursione 150 mm, come una vera Scrambler, mono con leveraggio progressivo) e freni J.Juan (ditta Brembo), con un disco singolo all'anteriore da 320mm. Non c'è nemmeno un po' di elettronica: il Ride-by-Wire dialoga con la centralina Bosch e permette, tra l'altro, di avere due mappe motore (Eco e Sport) e il cruise control. I cerchi sono in lega (ma sembrano dei raggi) con quello anteriore da 18 pollici; le gomme sono Pirelli MT60RS, l'ABS è firmato Continental, il peso si aggira intorno ai 188 kg a secco (e comunque sotto i 200 kg odm). Alla faccia della moto cinese… VOTO 8.5

Tecnici e collaudatori hanno lavorato per ottenere un'ergonomia rilassante ed infatti la triangolazione sella-poggiapiedi-manubrio occupa pochissimo, a livello fisico. La sella in particolare è molto bassa da terra (780 mm) e il manubrio alto e largo permette allo schienale di rimanere eretto. Gestire i suoi chili, anche nelle manovre più insidiose, è davvero un gioco da ragazzi. La sella standard in realtà non è così comoda, soprattutto per i cavalieri più alti (le gambe rimangono piuttosto accartocciate); basta scegliere dal catalogo accessori la sella rialzata (2 cm), che tra l'altro è anche meglio imbottita ed è meno scavata (maggiore libertà di movimento). Attenzione infine alle vibrazioni, presenti dai 3 ai 5,00 giri nelle pedane, manubrio e anche (poco) sul serbatoio; alla lunga si stancano un po'. VOTO 7.5

C'è molto scetticismo quando si tratta di moto cinesi. Ed è comprensibile: fino ad ora, le moto 100% made in China non sono mai state paragonabili alle moto europee. Sì, finora. La 700CL-X è forse la prima vera motocicletta cinese a giocare sullo stesso campo delle rivali occidentali. Innanzitutto viene fornito con controlli che funzionano bene. Freni, frizione, cambio… non si ha la sensazione di guidare una brutta copia, come succede con altre moto asiatiche. Il bicilindrico risponde docile ai comandi, la frizione stacca al punto giusto, il comando del freno anteriore dona un'ottima sensazione di sicurezza, pronta ma non aggressiva. E quando si tratta di guidare... che bella sorpresa. Pronto a partire, ci trova subito a grattare le pedane. È una moto che parla, che ti invita a goderti il ​​bel giro. Non ha un atteggiamento penzoloni, anzi, stupisce per quanto equilibrato, neutro e sempre composto. La forcella ha una lunga escursione, è vero, ma la sua discesa è controllata anche quando si frena forte, per non mandare in crisi tutto l'assetto. Dalla scheda tecnica, le dimensioni del telaio suggerivano una guida disinvolta e intuitiva, e così è. La CL si guida senza pensare, cambiando marcia dopo marcia e oscillando senza sforzo. Ma se sei serio, lei è lì. Non è una bici gommosa, anzi, offre un'ottima stabilità a metà curva e, all'occorrenza, cambia direzione velocemente. La ruota anteriore da 18 pollici la rende più tonda che veloce, ma per una scrambler è la scelta giusta. Il gemello dal canto suo fornisce una buona potenza, soprattutto agli alti, ma non è perfettamente coordinato con l'acceleratore. Un errore di calibrazione Ride-by-Wire, che spezza un po' il ritmo tra una curva e l'altra. Ma ci si fa l'abitudine: stando sopra la zona critica, poco sopra i 3.000 giri, tutto torna a posto. E d'altronde siamo certi che tecnici e ingegneri correggeranno presto anche questa piccola svista. VOTO 7.5

Moto europee, tremate: la CFMOTO 700CL-X Heritage si vende a partire da 6.490 euro, che possono salire (di poco) se si pesca dal catalogo accessori, interessanti e tutti a tema nostalgia (parti del radiatore, borsa in pelle... ). Sono circa 2.500 euro in meno di uno Scrambler Ducati, solo per citarne uno. VOTO 10

CFMOTO 700CL-X, LE FOTO DEL TEST

Progettata e prodotta interamente in Cina, la CFMOTO 700CL-X distrugge tutti gli stereotipi sulle motociclette cinesi in un colpo solo. È pulito, si guida bene e ha un sacco di tecnologia. Ecco le foto della prova

In pochi anni CFMOTO è riuscita a creare da zero una bici ben fatta, che si guida piacevolmente e ad un prezzo estremamente competitivo. Come non complimentarsi con lui? E una volta sistemati quei piccoli peccati di giovinezza (vibrazioni, taratura del comando gas) diventerà davvero un pessimo cliente per i concorrenti, anche i più blasonati. VOTO FINALE 8.3

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